sabato 21 settembre 2013

Papa-nasara

Ciao a tutti,

in quanto "genitore", negli ultimi due sabati mi sono recato alle convocazioni indette per le famiglie degli alunni dei due licei frequentati dalle ragazze del Cefem: il Liceo bilingue di Bamyanga, e il Liceo Beka-Hosséré. Due scuole diverse, ma con alcune questioni spinose in comune; procediamo con ordine.

Al Liceo bilingue il dibattito riguardava soprattutto la presentazione dei programmi sperimentali, ossia cicli di lezioni in cui al normale insegnamento in francese (che in questa regione, l'Adamaoua, è la prima lingua ufficiale), segue un riepilogo in inglese, con l'obiettivo di fornire una preparazione interamente bilingue.
Le classi con programmi così organizzati sono solo una parte, e vi si accede per merito in base ai voti del ciclo scolastico precedente.
Non si tratta di un caso particolare, perché il Camerun è un Paese in cui sia il francese che l'inglese sono lingue ufficiali, e perciò si è deciso di ampliare su tutto il territorio la base di popolazione in grado di comunicare pienamente in entrambe le lingue. L'intento è meritevole, perché si propone di approfondire la qualità dello studio, e soprattutto di renderlo più spendibile sul mondo del lavoro in una prospettiva internazionale.

Al di là degli obiettivi fissati dallo Stato, però, rimangono alcune problematiche di vario ordine: le infrastrutture ad esempio, ma anche la scarsa disponibilità di insegnanti bilingue. Alcuni genitori hanno inoltre sollecitato un'azione per migliorare la reperibilità dei libri. Il preside della scuola da parte sua ha definito il problema come “in via di risoluzione”, promettendo di mettere a disposizione una lista in cui iscriversi per poter acquistare i testi non disponibili in città. È passata una settimana e ancora non ci sono novità.

L'assemblea al Liceo Beka-Hosséré ha invece riguardato questioni più consuete e di carattere organizzativo. Sono però emerse problematiche molto simili.
In questo caso l'insegnamento imposto dallo Stato è l'informatica, ma alle scuole viene lasciato l'onere di fornirsi di infrastrutture e materiale.
Esiste un'associazione di genitori e insegnanti, l'Apee, che nei singoli casi può provvedere alle dotazioni, ma che a sua volta raccoglie i fondi chiedendo un contributo annuale per ogni studente, contributo che ovviamente non tutti possono offrire, specie se si hanno più figli iscritti.
Altro problema comune tra le due scuole è la scarsità di insegnanti, che lascia a lungo ruoli vacanti, spesso ricoperti da personale non formato dallo Stato.

Dopo avervi tediato così a lungo, e senza neanche il conforto delle foto, aggiungo una nota i colore: per andare al liceo oggi ho provato per la prima volta il moto-taxi. Fortunatamente non si passava per il centro cittadino, per cui per una volta è stato piacevole prendere un mezzo di trasporto tipico.

Buona serata a tutti, un abbraccio dal vostro papa-nasara (mi chiamano anche così)

Gabriele

2 commenti:

  1. OK ok ALLORA IL TUO NOME SI STA' ALLUNGANDO..DUNQUE ..CORRISPONDENTE ESTERO PAPA-NASARA..DOVRAI FARTI DARE UN DIMINUTIVO..:)))
    COME STAI???
    DA CIO' CHE LEGGO VEDO CHE SEI MOLTO IMPEGNATO...E LA COSA MI FA' VERAMENTE PIACERE, NON IMMAGINI NEPPURE QUANTO MI PIACEREBBE AIUTARTI..
    SALUTA TANTO TUTTE LE BIMBE UN FORTE ABBRACCIO PER TE E SUOR ADRIANA
    Monia

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    1. ciao Monia, grazie per il sostegno :)
      quanto ai soprannomi, se mi va bene mi chiamano Gabriel (mi presento così, la -e finale è solo fiato sprecato), , se poi elenco il resto di modi in cui mi hanno chiamato tanto vale chiudere il blog... anche perché ce ne sono di imbarazzanti :D

      Gabriele

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