mercoledì 26 marzo 2014

Straordinaria amministrazione

Buongiorno a tutti,

la vita del foyer è spesso imprevedibile e durante l'anno le ospiti si avvicendano rapidamente: alcune partono e altre arrivano, anche per periodi brevi.
È il caso di Dorkas (nella foto qua accanto insieme alla piccola Claudine): bambina orfana, adottata da una vicina di casa come propria figlia.
Per un breve periodo la madre adottiva ha dovuto lasciare la città e così suor Adriana ha accettato volentieri di tenerla al foyer per qualche settimana. Ovviamente si tratta di una situazione familiare ben nota, dato che Dorkas è alunna della scuola. In poco tempo si è adattata alla vita comunitaria, speriamo solo che non si dispiaccia di dover tornare a casa!

Una bambina che invece rimarrà a lungo è Brigitte, come vedete anche lei ben integrata nelle attività quotidiane.

L'imprevedibilità delle situazioni ha trasformato Elisa e me in guardiani del foyer per un fine-settimana. Jeannette ha pensato bene di rompersi la testa per movimentare un po' la nostra esperienza, ma niente paura: domani le saranno tolti i punti e piano piano anche i suoi capelli ricresceranno, ben nascosti sotto un opportuno foulard.
A scanso di equivoci, nella foto Jeannette è quella con il foulard azzurro. Le mancano le treccine, ma non il sorriso.

Un abbraccio,

Gabriele

lunedì 17 marzo 2014

Touch-and-go a Garoua


Buonasera,

nel fine settimana appena passato ho staccato un po' dalla vita quotidiana del Cefem per compiere una piccola missione a Garoua.

Missione di breve durata ma che ha comunque richiesto un paio di giorni, vista la lunghezza del viaggio; non è la prima volta che ci avventuriamo verso Nord per conto nostro (cioè senza usare i mezzi pubblici), e ogni volta si trova qualche tratto di strada completato da una parte, e qualche cantiere fresco di apertura dall'altra.
Chi ci legge dalla Sardegna troverà in ciò un'analogia con la Carlo Felice; le strade del Camerun conservano però sempre qualche amenità che alle nostre latitudini è meno frequente (foto a lato).
Fortunatamente, come potete vedere qui sotto, in quanto ad autista eravamo in ottime mani.

Marzo è un mese terribile a Garoua, città accogliente e ordinata, ma un'autentica fornace in questo periodo. Sicuramente torneremo il mese prossimo, giusto per prendere un'altra razione di 40 gradi all'ombra, se saremo fortunati.

Per questa volta ho lasciato suor Adriana a Ngaoundéré, a prendersi cura degli ospiti del foyer, umani e non.

 Un abbraccio,

Gabriele

lunedì 10 marzo 2014

Un grigio pellegrinaggio

Buongiorno a tutti,


ieri Marza, zona periferica e rurale ai margini della città, è diventata all'improvviso il centro della vita pubblica di Ngaoundéré: per la prima domenica di quaresima tutti i cattolici si sono recati in pellegrinaggio al santuario mariano in costruzione e hanno assistito alla messa solenne presieduta dal vescovo; una messa lunga anche per i parametri locali. Il tempo ha dato una mano a tutti i pellegrini: per buona parte della mattinata il cielo era grigio e coperto, ma al ritorno il
sole del mezzogiorno africano non ha dato scampo a nessuno.

Approfitto dell'occasione per mostrarvi una delle iniziative di suor Adriana nel quartiere: le "casette". La casa che vedete qua sotto in foto ospita gratuitamente delle famiglie realmente bisognose di un'abitazione.
Il terreno adiacente permetterebbe di costruirne altre; questo aiuterebbe molto il Cefem, soprattutto per trovare un tetto provvisorio alle ragazze che, per limiti di età, sarebbe più ragionevole che cominciassero a lasciare il foyer e costruirsi una vita al di fuori di esso, una vita propria insomma.

Al momento in uno dei tre piccoli appartementini risiede una madre con i suoi 3 figli; suor Adriana era disponibile a ospitare due delle bambine (alunne della scuola tra l'altro) al foyer, ma la madre ha preferito tenerle con sé; e così la famigliola vive comodamente in uno spazio che, sinceramente, troverei stretto per me solo.

Il Camerun è anche questo. Un abbraccio,

Gabriele

venerdì 7 marzo 2014

Dove eravamo rimasti?

Buonasera a tutti,

il blog è fermo da quasi un mese, ma nel frattempo le attività al Cefem non si sono certo fermate.

Febbraio è stato un mese un po' particolare, difficile da raccontare: il defilé della festa della gioventù è stato solo il primo di una serie di altri eventi che hanno riguardato le alunne della scuola e i bambini della maternelle; eventi che però mi hanno visto partecipare solo come autista (con tutti gli eccessi che questo mestiere comporta in Camerun).

Le lezioni di informatica si sono diradate in questo strano mese, più spesso ho lavorato in direzione come compilatore di moduli; per cui cercate di capirmi e scusarmi se ho avuto poche energie per il blog.

Da uno sgabuzzino del Cefem ho riesumato un telescopio che, contro ogni previsione iniziale, ha permesso qualche osservazione soddisfacente. Anche i lavori nella sala Montessori sono andati avanti: ora il posto è in ordine e si è passati alla fase di realizzazione di nuovo materiale. L'obiettivo è di poter utilizzare l'anno prossimo un'aula completa e funzionale.

Domani è l'8 marzo, altro giorno di festa tanto per cambiare; ma come avete visto, le occasioni di lavoro non sono mai mancate.

A presto, un abbraccio,

Gabriele