mercoledì 27 novembre 2013

Il dovere e il piacere

Buonasera carissimi,


Oggi ho adempiuto a un altro dei miei doveri di parent delle ragazze del foyer: presenziare alle recite degli alunni. Andiamo per ordine.

Al Liceo Beka-Hosseré si conclude un ciclo di laboratori, organizzato dai cooperanti della Onlus statunitense Peace Corps e riguardante la prevenzione dell'Hiv; come giornata conclusiva gli studenti hanno messo in scena una serie di comportamenti virtuosi analizzati durante i laboratori, il tutto con risultati divertenti e coinvolgenti. A rappresentare il foyer (e a giustificare la mia presenza) un'orgogliosa Maimouna, qui sotto in posa con il diploma ottenuto e insieme al preside del liceo.

Dato che era ancora troppo presto per tornare a casa, abbiamo deciso di concludere la serata al Lac Tison, il posto più rilassante finora visto in Camerun.

Un abbraccio,

Gabriele



domenica 24 novembre 2013

Garoua (Gorges de Kola)

Ciao,

in realtà in questo caso il titolo non è molto veritiero: le Gorges de Kola sono infatti a metà strada tra Garoua e Maroua, ma pur sempre nella regione del Nord.

Le gole sono nient'altro che una fessura nel terreno roccioso e nella quale scorre un fiume, impraticabile nella stagione delle piogge, prosciugato in piena stagione secca; si può dire che sia passato proprio al momento giusto.
Condivido con voi le foto di questo posto suggestivo e con questo chiudo la mia capatina nel Nord.

Sono infatti tornato a Ngaoundéré, quasi una cittadina di montagna rispetto alla calda, sconfinata e ordinata Garoua.

Un ringraziamento speciale a Valentina e Dimitri, che ci hanno ospitato e che hanno reso possibile questo nostro viaggio alla scoperta del vicino Nord, grazie di cuore!

Un abbraccio,

Gabriele

sabato 23 novembre 2013

Garoua (1)


Buongiorno a tutti.

Da due giorni sono a Garoua, capoluogo della regione del Nord, a 5 ore di pullman e 10 gradi di temperatura in più rispetto a Ngaoundéré. Città ricca di ampi viali e luogo di origine del primo Presidente del Camerun Ahmadou Ahidjo.
Siamo ospiti di Dimitri e Valentina, cooperanti dell'associazione Cumse che qui portano avanti un interessante progetto in un villaggio vicino alla città.
Il villaggio in questione si chiama Mayami, mentre il progetto si basa sul microcredito legato alle attività locali.
Un investimento iniziale ha permesso l'acquisto di concimi per la coltivazione del
mais, mentre con un'altra somma è stata finanziata la costuzione (ancora in corso) di un magazzino i stoccaggio per il raccolto. Lo scopo è di consentire la conservazione del mais per tempi più lunghi del normale; in modo da poter disporre di scorte da immettere nel mercato in periodi lontani dal raccolto e a prezzi ancora vantaggiosi per i coltivatori.
Senza un magazzino infatti il mais deperirebbe facilmente e costringerebbe i produttori ad abbassare i prezzi fino a rendere anti-economico il raccolto.

Sul posto è già presente una cooperativa Gic di coltivatori, anzi di coltivatrici: è questa che ha beneficiato del prestito iniziale e che sarà presto titolare di un conto proprio per gestire il ricavato della vendita del mais.

Un progetto più piccolo, ma sempre nel villaggio di Mayami, riguarda la coltivazione della Moringa: una pianta usata principalmente a scopo
ornamentale ma di cui si vuol diffondere l'uso alimentare. L'appezzamento di terreno destinato a ciò è ridotto, si tratta infatti di un progetto sperimentale.

Nella stessa giornata abbiamo visitato il Saare Jabbama: centro di recupero dei ragazzi di strada.

A presto per altre notizie, un abbraccio,

Gabriele

lunedì 18 novembre 2013

Chutes de la Vina

Buonasera,

oggi vi porto nuovamente poco fuori Ngaoundéré, ma non così lontano come domenica scorsa (e soprattutto non su una strada così tormentata).

L'altopiano dell'Adamaoua è soprannominato le château d'eau du Cameroun, dato che da qui nasce la gran parte dei fiumi che attraversa il Paese.
La Vina è uno di questi, un fiume non di grandi dimensioni, ma abbastanza da prestare il proprio nome al dipartimento di cui Ngaoundéré è capoluogo.

A una quindicina di km a Sud della città la Vina fa un salto: le cascate chiamate chutes de la Vina; un salto abbastanza piccolo in verità ma, per lo spettacolo e per il fragore, degno di una visita.

Un abbraccio,

Gabriele

sabato 16 novembre 2013

Qui tutto bene

Buonasera a tutti.


Dopo quasi una settimana di silenzio riprendo il blog per un breve aggiornamento della situazione qui a Ngaoundéré.

L'insegnamento dell'informatica procede speditamente: i computer sono stati messi momentaneamente (e costosamente) a posto; poterli usare tutti è un sollievo, per lo meno non capita di dover raggruppare 3 scolari in una sola postazione! Spero di non avere più grattacapi da questo punto di vista, purtroppo anche il clima gioca contro gli apparecchi elettronici: durante la stagione delle piogge il problema è l'umidità; ora, con la stagione secca, arriva la polvere.

Questa è stata la prima settimana, incredibile a dirsi, in cui sono riuscito a fare tutte le lezioni: in precedenza, per un motivo o per l'altro, qualche giorno saltava sempre.
Coerentemente con ciò, da lunedì a venerdì prossimo non terrò i miei corsi. Qua in Camerun, ogni circa 6 settimane di scuola, ce n'è una in cui si interrompono le lezioni e si fanno solamente le verifiche.
Onestamente queste continue interruzioni non facilitano il lavoro. So già che quando riprenderò dovrò dedicare un po' di tempo al ripasso di ciò che, nel frattempo, è stato dimenticato.

Volendo vedere il lato positivo della faccenda, magari questa sarà l'occasione per portare anche qualche novità nel blog, chi lo sa;

un abbraccio,

Gabriele

lunedì 11 novembre 2013

La falaise

Ciao a tutti,

domenica (ieri) giorno di riposo, e cosa di più riposante che passare il pomeriggio in viaggio per le strade africane?

50 km a Nord di Ngaoundéré l'altopiano dell'Adamaoua comincia a digradare, e in un punto lo fa in modo particolarmente improvviso, perdendo 400 metri di quota in pochi km di strada.
Il posto è detto la "falaise", ed è caratteristico non solo per questa conformazione, ma anche per il panorama che si può godere da lì, con la strada verso Garoua, dritta fino a perdita d'occhio, che taglia in due il paesaggio.

Per percorrere i 50 km c'è voluta ben un'ora e mezzo, questo per la superficie sconnessa, per i tanti cantieri e per il traffico di camion.
Un giorno la strada verso Nord sarà buona come quella verso Sud, quella cioé che già conosco per averla percorsa in bus nel mio interminabile viaggio da Yaoundé.


Un abbraccio,

Gabriele

giovedì 7 novembre 2013

Che peccato!


Buonasera a tutti,

purtroppo non ci sono buone novità sui lavori per i pozzi:
dopo tre perforazioni non andate a buon fine infatti, anche un quarto scavo, effettuato stavolta nel bananeto, è stato interrotto. Non ci saranno altri tentativi, per cui la scuola continuerà con l'accesso all'acqua di cui ora dispone.

Un vero peccato, perché si trattava di un regalo gradito e provvidenziale, in grado di facilitare la vita quotidiana sia delle alunne che delle insegnanti. Per rendere l'idea della situazione attuale: più di 600 bambine attingono a un solo rubinetto, il quale è allacciato alla rete pubblica, e che
quindi fornisce acqua un giorno sì e l'altro forse (mi è capitato di restare quasi una settimana all'asciutto, e la stagione secca sta appena iniziando); la pulizia dell'acqua di rete poi meriterebbe un discorso a parte.

Dato che questo è il post delle buone notizie, aggiungo che i miei cari amici batteri tropicali sono tornati ad allietare le mie giornate; ma niente paura, comincio ad apprezzarne la compagnia e pian piano troverò il tempo un po' per tutto,

un abbraccio,

Gabriele

domenica 3 novembre 2013

L'aula Montessori

Ciao a tutti,

oggi vi mostro un'aula molto particolare rispetto alle altre: la sala pensata e dedicata all'applicazione del metodo Montessori.

Si tratta di uno spazio organizzato in modo tale da permettere alle alunne di sperimentare una forma di apprendimento più attiva, in cui sono loro a scegliere le attività da svolgere secondo il loro interesse.
L'insegnante assume il ruolo di guida, mentre il bambino si destreggia in un ambiente più "rilassato" di una normale aula di scuola, e avendo a disposizione diversi strumenti didattici interattivi.

In questo momento, prima di poter essere utilizzata, l'aula avrebbe bisogno di una riordinata per quel che riguarda il materiale, ma anche di una ripulita.
Motivo per cui la nuova settimana comincia con un nuovo buon proposito.

un abbraccio,

Gabriele