Buonasera a tutti,
nelle scorse settimane si sono svolte
diverse attività alla scuola, tutte in qualche modo attinenti alla
salute.
Un gruppo di specializzande infermiere
ha fatto conoscere alle classi più grandi (Cm1 e Cm2) i migliori
accorgimenti per la prevenzione del colera; in sostanza si è
trattato di un corso di educazione all'igiene, magari diverso da
quelli fatti durante le scorse edizioni del progetto Awalé, ma
ugualmente importante per la prevenzione verso una delle malattie
infettive più frequenti qua in Camerun.
Oltre all'aspetto della prevenzione in
sé, un altro scopo di questi seminari è quello di responsabilizzare
i bambini (e di riflesso, si spera, le famiglie) e far uscire la
malattia dall'ambito degli eventi incontrollabili, i quali vanno dalla banale
fatalità fino alla stregoneria.
Un'iniziativa che invece ha riguardato tutta la scuola è la campagna nazionale di profilassi contro alcuni tipi di infezioni intestinali; profilassi attuata tramite la distribuzione di farmaci, inviati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
La campagna ha certo la sua utilità, ma qualche perplessità sorge sulla tempistica: ad esempio perché somministrare dei farmaci così pesanti a degli alunni che proprio in questo periodo sono impegnati con gli esami per l'ammissione al corso di studi successivo?
Il vostro papa-nasara comunque ha svolto il suo dovere di smistamento compresse e rendiconto finale: dopo qualche viaggio di troppo all'Inspection (una sorta di Provveditorato agli studi) anche questo compito è stato portato a termine.
Un abbraccio,
Gabriele
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